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Power BI e Facebook–Parte 2/3
Gli strumenti del Venerdì 17 - Evento gratuito e in streaming
Prevedere la sfortuna non è possibile, ma fornire alla propria infrastruttura tutti gli strumenti utili a prevenirla si! Per questo abbiamo deciso di farti scoprire quali siano le soluzioni proposte da Microsoft per permetterti di avere sempre sotto controllo i tuoi dispositivi e il loro uso: soluzioni di autenticazione e dashboard sempre aggiornate sullo stato di protezione della tua infrastruttura.
Durante la giornata di venerdì scoprirai la semplicità di configurazione di queste soluzioni, poichè si possono integrare con l'immediatezza, la scalabilità e l'economicità del Cloud.
Non puoi venire a Milano? Non ti preoccupare, puoi seguire l'evento in diretta streaming a questo link.
Ecco l'agenda, lo streaming inizierà alle 10:00
Hai bisogno di supporto?
Ben trovati!
Come sapete il Blog di TechNet rappresenta il concentratore italiano di annunci tecnologici, eventi e novità in casa Microsoft. Ma spesso si necessita semplicemente di porre una domanda, di chiedere un consiglio o di assistenza. Questo è lo scopo dei Forum!
La professionalità e la conoscenza degli MVPs italiani (e non solo!) sono a vostra disposizione, per esempio, per rispondere a dubbi su Windows 10 e su Windows Server.
Non perdete l'occasione per mettervi in contatto con i nostri super esperti.
Buon lavoro.
Il 12 Novembre 2015…
Microsoft sta lavorando per offrirvi uno degli eventi tecnologici più interessante, entusiasmante e imperdibile degli ultimi anni.
Comincerete a sentir parlare di Future Decoded : che siate sviluppatori, che siate IT Implementer o che siate studenti, questo è il vostro momento!
Le iscrizioni sono state appena aperte…
Ci vediamo a Roma.
Il Cloud per Microsoft: Sicurezza e Privacy
Ciao a tutti!
Questo articolo nasce da numerose domande e dubbi che ho visto esporre negli ultimi mesi, anche all'interno del Blog stesso. Vi presento infatti una interessante puntata di #TecHeroes dove Carlo Mauceli, National Tech Officer di Microsoft, spiega e chiarisce come il modello tecnologico Microsoft di questa Era sia completamente concentrato sulla persona, che nello specifico della Pubblica Amministrazione si riflette sul cittadino. Il cittadino, ovvero colui che usufruisce dei servizi, è il centro dell'ecosistema ed è per questo motivo che Microsoft ha un ruolo fondamentale, come erogatore dei servizi stessi. E siccome questi servizi, tra le altre cose, possono risiedere nel Cloud è doveroso fare un po' di chiarezza a proposito di Privacy e Trattamento dei Dati, laddove viene stipulato un contratto tra Microsoft (erogatore di servizi) e i clienti (detentori del dato).
Una interessante panoramica della posizione e della strategia di Microsoft in ambito di sicurezza, nonché un curioso accenno alla Microsoft Digital Crimes Unit.
Buona visione!
Internet Explorer – Novità sul supporto
Ciao a tutti, oggi propongo un interessante articolo di Nicola Ferrini. Prima di introdurre l'argomento, una sua piccola biografia. Buona lettura!
| Nicola Ferrini è un Trainer con oltre 15 anni di esperienza e le sue qualifiche sono focalizzate sull'attività sistemistica, dalle reti ai sistemi integrati, dalla virtualizzazione dei server e dei desktop a quella delle applicazioni. E' un esperto di Private e Public Cloud e collabora con le più importanti community italiane. E' Microsoft MVP per la categoria Windows and Devices for IT. |
A partire dal 12 gennaio 2016, solo la versione più recente di Internet Explorer disponibile per un sistema operativo supportato riceverà supporto tecnico e aggiornamenti della sicurezza. Questo significa che per evitare rischi per la sicurezza sarà necessario aggiornare il browser. In questa tabella vi elenco i sistemi operativi e le versioni di IE che saranno supportate:
Windows Desktop Operating Systems | Versione Internet Explorer |
Windows Vista SP2 | Internet Explorer 9 |
Windows 7 SP1 | Internet Explorer 11 |
Windows 8.1 Update | Internet Explorer 11 |
Sistemi operativi Windows Server | Versione Internet Explorer |
Windows Server 2008 SP2 | Internet Explorer 9 |
Windows Server 2008 IA64 (Itanium) | Internet Explorer 9 |
Windows Server 2008 R2 SP1 | Internet Explorer 11 |
Windows Server 2008 R2 IA64 (Itanium) | Internet Explorer 11 |
Windows Server 2012 | Internet Explorer 10 |
Windows Server 2012 R2 | Internet Explorer 11 |
In Windows Vista Internet Explorer 9 sarà supportato fino all'11 aprile 2017, la stessa data in cui terminerà il supporto al sistema operativo.
Per aggiornare Internet Explorer è sufficiente utilizzare Windows Update oppure scaricarlo direttamente dalla pagina http://windows.microsoft.com/it-it/internet-explorer/download-ie
Ma cosa succede se le mie applicazioni web non funzionano con IE11? Semplice! Basta utilizzare la modalità Enterprise.
Cos'è la modalità Enterprise?
La modalità Enterprise (Enterprise Mode) è una modalità di compatibilità eseguita in Internet Explorer 11 nei dispositivi Windows 10, Windows 8.1 Update e Windows 7 che consente di visualizzare i siti Web emulando IE7 o IE8, evitando così i problemi di compatibilità associati alle applicazioni ed ai siti scritti e testati in versioni precedenti di Internet Explorer.
Questo tipo di modalità di IE11 permette alle aziende di poter aggiornare il browser in maniera più veloce, senza necessariamente riscrivere o testare le applicazioni Web aziendali esistenti, usufruendo di prestazioni migliori, maggiore sicurezza e più affidabilità.
Attivare la modalità Enterprise e usare un elenco di siti
È possibile attivare la modalità Enterprise semplicemente utilizzando le Group Policy (locali o di dominio) modificando la voce Modelli amministrativi\Componenti di Windows\Internet Explorer\Usa elenco siti Web di Internet Explorer modalità Enterprise.
L'attivazione di questa impostazione richiede anche la creazione di un elenco di siti da aprire in modalità Enterprise. Solo i siti contenuti in questo elenco verranno aperti in modalità Enterprise. Tutti gli altri siti verranno aperti normalmente.
Per generare questo elenco di siti, che verrà poi salvato in formato XML e distribuito tramite web server, è sufficiente utilizzare lo strumento Enterprise Mode Site List Manager, scaricabile dal link https://www.microsoft.com/en-us/download/details.aspx?id=42501
Una volta installato ed avviato lo strumento potremo aggiungere i siti che vogliamo aprire in modalità Enterprise, decidendo il tipo di compatibilità, come mostrato in figura:
Dopo avere aggiunto tutti i siti allo strumento, salvate il file in formato XML e mettetelo in un webserver, in modo tale da distribuirlo tramite GPO.
La modalità Enterprise si può anche avviare manualmente per i singoli siti web dal menu Strumenti di Internet Explorer 11. Per attivare questa funzionalità potete utilizzare le Group Policy (locali o di dominio) modificando la voce Modelli amministrativi\Componenti di Windows\Internet Explorer\Consenti agli utenti di attivare e utilizzare la modalità Enterprise dal menu Strumenti.
Oltre ad attivare questa funzionalità, c'è anche la possibilità di specificare un URL dove Internet Explorer potrà inviare un report (in realtà un semplice POST) che include l'URL e l'indicazione dell'attivazione o disattivazione della modalità Enterprise tramite il menu Strumenti, in modo tale che l'amministratore possa aggiungerlo all' elenco di siti da aprire in modalità Enterprise.
Come potete notare sulla sinistra della barra degli indirizzi è apparsa una nuova icona che ci indica che il sito è visualizzato in modalità Enterprise.
Per maggiori informazioni potete visitare la pagina Modalità Enterprise per Internet Explorer 11 (IE11) all'indirizzo https://technet.microsoft.com/it-it/library/mt269903.aspx
ITPRO - cosa bolle in pentola?
Essere appassionati del proprio lavoro è alla base della professionalità di ciascuno di noi.
Chi non si ferma semplicemente alla passione e condivide il proprio sapere ha però una marcia in più...
Spinti da questa marcia in più vorrei annunciarvi ufficialmente la nascita di una nuova Community Microsoft tecnica, la ICTPower.
Creare, seguire e far crescere una Community tecnica richiede tempo, sforzo e desiderio di far gruppo e per questi motivi annunciare la nascita di una nuova Community non è evento così frequente, ma i membri di questa Community hanno deciso di intraprendere questo lungo ed entusiasmante viaggio!
ICTPower ha lo scopo di condividere competenze, esperienze, riassumere e pubblicare gli annunci tecnici e raggruppare eventi e collaborazioni con Microsoft.
Per rimanere sempre aggiornati e, perché no, far parte di una appassionata famiglia vi consiglio di iniziare questa nuova avventura!
Buon lavoro e in bocca al lupo!
La Community Docker presso Microsoft House
"Un insieme di persone interessate a un determinato argomento, o con un approccio comune alla vita di relazione".
Nel mondo tecnologico il fenomeno delle Community gioca un ruolo da protagonista, lo credo fermamente. Ultimamente inoltre ho potuto verificare quanto le differenze tra Community di estrazione differente possano rappresentare una opportunità e non un limite. E in questo contesto la Microsoft House è sin dalla sua inaugurazione il luogo ideale di scambio e incontro. Proprio nel contesto della Microsoft House infatti abbiamo festeggiato il 20 Marzo il compleanno della Community Docker: è stato un piacere condividere con loro le potenzialità di Azure e Docker e conoscere i loro progetti, obiettivi ed esigenze che bene o male accomunano le nostre giornate da smanettoni :)
Il viaggio di Docker e Microsoft comincia con una serie di Partnership e la prima nasce intorno alla fine del 2014, mentre oggi conta su numerosi annunci di prodotti sviluppati per semplificare il lavoro di chi ha sempre utilizzato Docker o di chi è più abituato a Windows ma vuole scoprire le potenzialità dei Containers.
Penso per esempio a Docker su Windows che permette di installare su Windows Server 2016 e Windows 10 l'engine di Docker e che permette di usufruire tutte le potenzialità dei Container anche sui sistemi operativi di casa Microsoft.
Per chi si trova alle prime armi consiglio vivamente di provare a utilizzare i Containers, partendo da questa breve ma completa introduzione e magari riuscirete a costruirvi una soluzione Minecraft nel vostro Container in Windows!
Le mille ragioni per amare Windows Server 2016
Windows Server 2016 è sempre più una realtà, e credo sia d'obbligo un approfondimento sulle potenzialità, novità e caratteristiche che lo distinguono in questa ultima versione super innovativa.
Prima di approfondire l'argomento, un ringraziamento all'autore di questo articolo:
| Nicola Ferrini è un Trainer con oltre 15 anni di esperienza e le sue qualifiche sono focalizzate sull'attività sistemistica, dalle reti ai sistemi integrati, dalla virtualizzazione dei server e dei desktop a quella delle applicazioni. E' un esperto di Private e Public Cloud e collabora con le più importanti community italiane. E' Microsoft MVP per la categoria Windows and Devices for IT e per la categoria Microsoft Azure, nonché Regional Director per tutti gli MVP italiani. |
Da pochi giorni, dopo anni di sviluppo (che seguo dal lontano Aprile 2014), è stato rilasciato ufficialmente Windows Server 2016. Il nuovo sistema operativo Server, che graficamente assomiglia molto al suo predecessore, in realtà apporta delle novità tecniche davvero interessanti. Molti lo hanno definito a buon diritto il Cloud-ready OS, un sistema operativo pensato per il Cloud che ci permette di avere in azienda la possibilità di realizzare un Software Defined Datacenter.
Le novità introdotte a livello di virtualizzazione, storage e networking sono state pensate per ottimizzare le risorse hardware e per permetterci di aumentare scalabilità e performance dei sistemi.
Tra le novità introdotte in Windows Server 2012 e 2012 R2 che sono state migliorate in Windows Server 2016 possiamo citare quelle che ritengo le più interessanti:
- Work Folders: Permettono di accedere ai file aziendali sia alle macchine in dominio che alle macchine in workgroup e permettono di sincronizzarli.
- IPAM (IP Address Management): Permette di gestire e monitorare gli indirizzi IP rilasciati dai server DHCP e di amministrare i DNS. IPAM permette anche di poter tenere traccia degli IP rilasciati per diversi anni, a fini legali.
- Dynamic Access Control: Permette di poter accedere alle risorse condivise in rete sfruttando la claim-based authorization, cioè usando gli attributi degli utenti, dei gruppi e dei computer, oltre al loro SID, per poter settare le permission di security.
- Data Deduplication: Permette di conservare dati in minor spazio andando a deduplicare i chunk, cioè le singole porzioni di memorizzazione del dato sul disco. Adesso Data Deduplication supporta i file di Backup di System Center Data Protection Manager, supporta Nano Server e supporta volumi fino a 64TB e singoli file fino a 1TB.
- Storage Spaces: Permette di aggregare più dischi fisici in storage pools e di usarli per gestire in maniera più efficiente lo storage, aumentando efficacia, alta disponibilità e scalabilità.
- Storage Tiers: Permettono di utilizzare diversi tipi di dischi (HDD e SSD) negli Storage Spaces in modo tale da migliorare le performance. Un ottimo compromesso tra Capacity (HDD) e Performance (SSD).
- Multiterabyte volumes: I volumi NTFS che usano MBR (master boot record) possono arrivare fino a 2TB, mentre i volumi che usano GPT (GUID partition table) possono essere grandi fino a 18 EB.
• ReFS: Il nuovo Resilient File System introdotto in Windows Server 2012 offre la possibilità di avere integrità, disponibilità e scalabilità migliorata, oltre al controllo di errore per i file.
Tra le nuove funzionalità introdotte in Windows Server 2016 vi segnalo invece:
- Nano Server: Una nuova modalità di installazione di Windows Server senza interfaccia grafica e senza prompt dei comandi, pensata per far girare il workload di Hyper-V e degli Scale-Out File Server.
- Windows Server Containers e Hyper-V Containers: I Containers permettono di far girare le applicazioni in maniera isolata tra loro e rispetto al sistema operativo. Questo permette di avere maggiore flessibilità nella distribuzione delle applicazioni e maggiore sicurezza. Gli Hyper-V Containers hanno un livello di isolamento maggiore perché girano all'interno di macchine virtuali.
- Docker: È una tecnologia studiata per la gestione dei containers che nasce nel mondo Open Source e che Microsoft ha introdotto anche in Windows Server 2016 e Windows 10.
- Hyper-V Nested Virtualization: La nested virtualization permette di far girare macchine virtuali all'interno di macchine virtuali. La funzionalità è stata pensata per gli Hyper-V Containers.
- Production CheckPoint: La funzionalità permette ad Hyper-V di catturare checkpoint consistenti delle macchine virtuali, non catturando più soltanto lo stato della memoria della VM ma avvisando il sistema operativo guest, tramite i provider VSS per Windows e file system freeze per Linux, in modo tale da avere storage snapshot consistenti.
- PowerShell Direct: Questa funzionalità permette di eseguire dei comandi PowerShell direttamente dal sistema Host all'interno delle macchine virtuali, senza configurare la rete o il firewall.
- Shielded VM: L'accesso alle macchine virtuali viene consentito solo a chi è autorizzato, crittografando di fatto la macchina virtuale e la connessione alla stessa console della VM ed impedisce agli amministratori non abilitati di potervi accedere.
- Storage Spaces Direct: Questa funzionalità permette di usare i dischi locali delle macchine fisiche per creare un unico spazio condiviso, altamente scalabile e affidabile, in cui poterci mettere file oppure dischi delle macchine virtuali. Ciò permette di fatto di semplificare la distribuzione e la gestione dei sistemi di software-defined storage e permette l'utilizzo dei nuovi dischi SSD e NVMe. Non è più necessario infatti avere storage condiviso e i singoli server gestiscono e muovono i dati utilizzando il protocollo SMB 3.0
- Storage Replica: Permette di replicare volumi tra server e/o cluster diversi, a livello di blocchi, sia in maniera sincrona che in maniera asincrona, per assicurare il disaster recovery. I dati possono essere così copiati tra server che si trovano in siti fisicamente distanti e i volumi possono essere crash-consistent in modo tale da non avere perdita di dati.
- Storage Quality of Service (QoS): Con questa funzionalità è possibile creare delle policy di QoS in uno Scale-Out File Server e assegnarle ai dischi virtuali delle macchine virtuali eseguite in Hyper-V. Il QoS assicura che le performance dello storage si adattino per rispettare le policy ogni volta che il carico di lavoro sullo storage si modifica.
- Cluster Operating System Rolling Upgrade: È ora possibile aggiornare il sistema operativo dei nodi del cluster da Windows Server 2012 R2 a Windows Server 2016 senza interrompere le funzionalità di Hyper-V o dello Scale-Out File Server.
- Cloud Witness: Il quorum witness della funzionalità di Failover Cluster può essere ospitato in uno storage account su Microsoft Azure, permettendo di creare un cluster geografico tra due sedi diverse dell'azienda, senza necessità di avere una terza sede per l'arbitration point.
- Microsoft Passport: Questo servizio vuole essere un valido sostituto delle password per autenticare gli utenti. Adesso è possibile autenticarsi usando Windows Hello (funzionalità biometrica) oppure usando un PIN. Interessante anche la possibilità di usare la Multi-factor Authentication.
- Windows Defender: Per la prima volta Microsoft introduce un antimalware su un sistema operativo Server.
Windows Server 2016, come Windows Server 2012/2012R2, è stato rilasciato in due versioni: Standard e Datacenter.
Mentre in Windows Server 2012/2012R2 non c'era differenza tra le funzionalità offerte dalle due versioni del sistema operativo, in Windows Server 2016 sono state introdotte delle differenze:
Come si può notare dalla tabella le differenze tra le diverse versioni riguardano alcune funzionalità Azure-inspired dello Storage e del Networking.
Altra cosa da tenere in considerazione è la modifica al Pricing and Licensing delle due versioni. Windows Server 2016 non è più licenziato per socket ma per core fisico (senza hyper-threading).
In Windows Server 2016 dovrete:
- Licenziare tutti i core fisici del server
- Licenziare un minimo di 8 core per ogni processore fisico
- Licenziare un minimo di 16 core per ogni server
- Acquistare le licenze in pacchetti da 2
È bene sottolineare che dovranno essere licenziati solo i core fisici e non quelli "virtuali" (abilitati tramite l'hyper-threading) e solo quelli realmente disponibili sulla macchina fisica.
Per quanto riguarda Nano Server, essendo una modalità di installazione e non una versione diversa del sistema operativo, dovrà essere licenziata esattamente con i parametri precedentemente indicati.
Maggiori informazioni sono disponibili nel Windows 2016 licensing datasheet pubblicato da Microsoft.
Windows Server 2016 trasforma realmente il Datacenter, aumentano la flessibilità e portando in azienda delle funzionalità da Cloud pubblico, stravolgendo i modi con cui distribuiamo e gestiamo i nostri workloads e aumentando sicurezza, performance, scalabilità e integrazione.
Per provare il nuovo sistema operativo Server potete scaricare la Windows Server 2016 Evaluation.
L'interoperabilità tra Microsoft e Open Source: cos'è e come è possibile sfruttarla
Il metodo migliore per dimostrare le potenzialità della collaborazione tra Microsoft Azure e l'Open Source è sicuramente un esempio pratico e reale.
4WARD, Gold Partner Microsoft, ha sviluppato una soluzione che unisce la potenza di calcolo di Azure alle risorse Open Source per fornire un metodo di reporting completo, facile e intuitivo della tua piattaforma Office 365. Questa soluzione prende il nome di 4ward365.
Ivan Fioravanti, CTO&co-founder di 4ward, ci illustra la soluzione in questo video.
Buona visione,
Metti in sicurezza la tua Digital Transformation
La Digital Transformation mette in evidenza il bisogno di aumentare il livello di sicurezza dei dati delle nostre aziende che sempre più vengono condivisi e utilizzati da diversi dispositivi e diverse piattaforme.
Microsoft si è sempre fatta promotrice di un approccio innovativo e sicuro, tanto è vero che Microsoft Enterprise Mobility Suite è diventata da qualche settimana Microsoft Enterprise Mobility + Security (EMS). A essere più precisi, per coloro che già hanno a bordo EMS, la situazione è questa:
- La vecchia Enterprise Mobility Suite diventa Enterprise Mobility + Security E3
- La nuova Enterprise Mobility + Security E5 è disponibile dal mese di Ottobre
Per fare un po' di chiarezza sulla famiglia di prodotti compresi in EMS ecco un elenco esaustivo, per comprendere nello specifico tutte le soluzioni Microsoft dedicate alla sicurezza:
- Active Directory Premium: quella che eravamo abituati a chiamare genericamente Active Directory Premium ora diventa Active Directory Premium P1. AD Premium P1 è il servizio di Active Directory migrato nel Cloud e, volendo, in continua sincronizzazione con la nostra Directory locale. AD Premium P2 si arricchisce di Identity Protection e Privileged Identity Management. Identity Protection permette di captare il furto di identità all'interno di una azienda grazie alla logica di Machine Learning e alla selezione del fattore di rischio di ciascun utente all'interno di AD. Privileged Identity Management invece permette di monitorare l'utilizzo degli account con privilegi amministrativi (Global Administrator, Billing Administrator, Service Administrator, User Administrator, Password Administrator) all'interno della propria infrastruttura in Azure AD o in qualsiasi servizio online di Microsoft (Office 365, Intune, etc).
- Azure Rights Management è ora Azure Information Protection: il vecchio Azure Rights Management diventa Azure Information Protection Premium P1. Azure Information Protection Premium P2 invece permette, in più, di classificare in maniera automatica (oltre che manuale come nella P1) i documenti a partire dal contenuto e a seconda della sensibilità del documento stesso. Ricordo che Azure Rights Management permette di applicare dei template di sicurezza ai documenti che vengono condivisi e utilizzati dagli utenti di una azienda. Inibire "Reply All", oppure non permettere la stampa di un certo documento Word sono solo alcuni esempi.
- Enterprise Mobility + Security è ora in FastTrack. FastTrack è un ottimo portale che guida i nostri clienti nell'acquisizione delle competenze e nei test di prodotti innovativi. Oggi è possibile accedere a tutte le risorse relative a Enterprise Mobility + Security
Qui un po' di video-pillole su EMS e alcuni suoi prodotti:
- Panoramica di EMS
- Microsoft Intune
- Azure Rights Management (o Azure Information Protection)
- Microsoft Advanced Threat Analytics
Microsoft arriva a Teramo
La Community DotNetAbruzzo sta organizzando nella splendida sede del Centro Internazionale per la Formazione e Informazione Veterinaria "F.Gramezi" un interessante evento formativo che porta Microsoft e la sua strategia di integrazione di soluzioni Open Source in Microsoft Azure a Teramo .
Durante l'evento esperti Microsoft approfondiranno temi come Containers e Microservices. Questo il link per iscriversi.
A presto!
Microsoft Azure Stack–Passo per Passo
Ben trovati!
Microsoft Azure Stack è une degli ultimi annunci di casa Microsoft!
Come spiegato proprio nell'annuncio, Azure Stack porterà il modello del cloud di Microsoft Azure presso il datacenter del cliente. In questo articolo forniremo tutte le informazioni necessarie per testare questa innovativa soluzione guidandovi passo per passo nella configurazione.
Un ringraziamento all'autore:
| Nicola Ferrini è un Trainer con oltre 15 anni di esperienza e le sue qualifiche sono focalizzate sull'attività sistemistica, dalle reti ai sistemi integrati, dalla virtualizzazione dei server e dei desktop a quella delle applicazioni. E' un esperto di Private e Public Cloud e collabora con le più importanti community italiane. E' Microsoft MVP per la categoria Windows and Devices for IT. |
Azure Stack è un nuovo prodotto Microsoft che permetterà di avere lo stesso modello di Cloud pubblico all'interno dei nostri datacenter. Microsoft infatti ci metterà a disposizione gli stessi strumenti che adesso vengono utilizzati in Azure e ci permetterà di creare una soluzione scalabile e usabile da poter rivendere ai nostri clienti o utenti, che potranno utilizzare un approccio self-service ed utilizzare i servizi che gli metteremo a disposizione.
Ovviamente le aziende possono creare i servizi con Azure Stack per poterli riutilizzare nella propria organizzazione e creare un ambiente in cui gli sviluppatori di applicazioni possono massimizzare la loro produttività, perché vengono utilizzate le stesse API di Azure. Azure Stack è semplicemente un'estensione di Azure. Gli sviluppatori possono creare applicazioni basate su una varietà di tecnologie quali Windows, Linux, .NET, PHP, Ruby o Java che possono essere implementate e gestite nello stesso modo on-premises o nei datacenter di Microsoft Azure.
Il portale di Azure Stack ha lo stesso aspetto del portare pubblico di Azure, usa le stesse API e permette di avere un'esperienza uguale con l'utilizzo degli stessi strumenti.
Microsoft Azure Stack Technical Preview 1è disponibile dal 29 Gennaio 2016 attraverso un POC (Proof of Concept). Il POC è un ambiente già pronto per poter imparare ad usare le caratteristiche di un prodotto. Il POC ci permetterà di distribuire tutte le funzionalità della TP1 su un'unica macchina fisica in modo tale da poter valutare le funzionalità disponibili.
Nella seguente figura è possibile visualizzare il software che Azure Stack utilizza:
Di seguito è mostrata l'architettura e tutti i componenti che verranno installati nella macchina fisica e nelle diverse macchine virtuali
Prerequisiti per la realizzazione del POC
Prima di cominciare assicuratevi di avere a disposizione questi prerequisiti:
- ·Windows Server 2016 Datacenter Edition Technical Preview 4 con le ultime patch installate, inclusa la KB 3124262.
- Accesso ad Internet
- Non connettere la macchina del POC ad una rete 192.168.200.0/24, 192.168.100.0/24, oppure 192.168.133.0/24 perché verranno utilizzate dall'ambiente che verrà creato
- Un server DHCP. Se non è disponibile potete assegnare un IP statico alla macchina fisica utilizzando ad esempio il comando DeployAzureStack.ps1 -Verbose -NATVMStaticIP 10.10.10.10/24 -NATVMStaticGateway 10.10.10.1
- Un account valido di Azure Active Directory. Se non lo avete potete crearne uno gratis al link http://azure.microsoft.com/pricing/free-trial/ . Il POC di Azure Stack supporta solo l'autenticazione di Azure AD
Requisiti Hardware
- Configurazione minima: Macchina Dual-socket con 12 core fisici e 96 GB di RAM
- Configurazione consigliata: Macchina Dual-socket con 16 core fisici e 128 GB di RAM
- 1 disco per il sistema operativo da almeno 200 GB (SDD oppure HDD)
- 4 dischi da almeno 250 GB per i dati (devono essere tutti dello stesso tipo, SAS oppure SATA, e della stessa capacità)
Creazione del POC
Scaricate ed installate Windows Server 2016 Datacenter Edition Technical Preview 4 EN-US (Full Edition) da https://www.microsoft.com/en-us/evalcenter/evaluate-windows-server-technical-preview
Scaricate dalla pagina https://azure.microsoft.com/it-it/overview/azure-stack/try/?v=tryil package del POC (9,7 GB) ed estraetelo in una cartella su C:\ della macchina fisica che state utilizzando
Eseguite il file Microsoft Azure Stack POC.exe. Installate i file in C:\Microsoft Azure Stack POC. All'interno della cartella troverete i seguenti file:
- DeployAzureStack.ps1 - Script di powershell per installare Azure Stack POC
- MicrosoftAzureStackPOC.vhdx - Azure Stack data package
- SQLServer2014.vhdx - SQL Server VHD
- WindowsServer2012R2DatacenterEval.vhd
- WindowsServer2016Datacenter.vhdx - Windows Server 2016 (con già installata la KB 3124262)
A questo punto create una copia del disco WindowsServer2016Datacenter.vhdx e chiamatela MicrosoftAzureStackPOCBoot.vhdx. Utilizzeremo questo nuovo disco per fare boot da vhdx.
Assicuratevi di avere almeno 128 GB di spazio libero sul volume di boot di Windows 2016 TP4, perché quando fate boot da vhdx il disco virtuale dinamico viene espanso alla massima dimensione.
Montate MicrosoftAzureStackPOCBoot.vhdx con il doppio clic, verificate la lettera che è stata assegnata al nuovo drive e da un prompt con privilegi elevati digitate bcdboot <lettera>:\windows
Riavviate il server fisico e fate boot dal VHDX.
Terminata la procedura di avvio, assicuratevi che gli altri 4 dischi che avete aggiunto alla macchina siano visibili e che ci sia una sola scheda di rete disponibile. Se ne avete altre dovete disabilitarle tutte.
Lancio dello script di configurazione
Aprite powershell con privilegi elevati, spostatevi nella cartella dove avete estratto i file e digitate il comando .\DeployAzureStack.ps1 –verbose
Partirà la procedura di deployment. Il POC utilizzerà il dominio azurestack.local(non lo potete modificare perché è hardcoded nello script) e vi verranno chieste le diverse credenziali di amministratore locale della macchina fisica e del Global Admin dell'account di Azure AD che volete utilizzare.
Il deployment dura circa 4 ore ed il server viene riavviato automaticamente più volte. Loggatevi come amministratore locale e lo script riparte da dove si era interrotto per il reboot. Quando tutta la procedura sarà completata potrete loggarvi con le credenziali AzureStack/administrator e la password che avete scelto. È importante disabilitare fin da subito la IE Enhanced Security Configurationsia per gli amministratori sia per gli utenti.
Nel caso lo script si blocchi riavviatelo manualmente. Se continua a darvi errori vi conviene formattare e ricominciare. Se tutto è andato per il meglio vi apparirà un messaggio come quello sotto.
In figura vengono mostrate le macchine create:
Login all' Azure Stack POC
Potete loggarvi all' Azure Stack POC con due diversi permessi:
- Service Administrator: Gestisce le risorse, i tenant, i piani, i servizi, le quote ed il pricing.
- Tenant: gestisce e monitorizza i servizi che ha comprato e che è autorizzato ad usare.
In entrambi i casi, sul desktop fate doppio click sull'icona ClientVM.rdp, che utilizzerà automaticamente l'account AzureStack\AzureStackUser creato durante il deployment, con la password del built-in administrator.
Cliccate due volte sull'icona Microsoft Azure Stack POC Portal, che aprirà il browser alla pagina https://portal.azurestack.local e loggatevi o come Service Administrator o come Tenant Account.
Come potete vedere in figura l'aspetto di Azure Stack è identico a quello di Azure.
Conclusioni
Come avete visto, Azure Stack trasforma le risorse del vostro datacenter in servizi cloud subito disponibili e rivendibili. Si possono creare macchine virtuali, Storage, reti virtuali e far girare applicazioni con SQL Server e Sharepoint. La facilità di realizzazione del POC ci permette in pochissime ore di mettere in piedi l'intera infrastruttura e cominciare a provarla.
Per maggiori informazioni vi rimando alla documentazione di Azure Stack Technology Preview 1 https://azure.microsoft.com/it-it/documentation/azure-stack/
Vi consiglio anche la lettura del White Paper Taking the cloud to your datacenter
Interessante anche il video An early look at Azure Stack and what it means for IT
Buon lavoro!
Nic
Microsoft Azure Stack–Requisiti della Technical Preview
Il valore di un modello che funziona bene è che può essere replicato e utilizzato più volte in contesti differenti.
Proprio sulla base di questo assunto Microsoft sta lavorando da diverso tempo per fornire ai propri clienti una soluzione che possa permetter loro di usufruire delle capacità di Azure presso il proprio Datacenter. Parlo di Microsoft Azure Stack . A oggi Microsoft è l'unico vendor Cloud che costruisce ed esegue i propri datacenter e mette a disposizione la stessa tecnologia presso i datacenter di partner e clienti. In questo modo Microsoft Azure Stack estende l'applicabilità dell'agilità del modello Azure nello sviluppo e nella distribuzione delle applicazioni a datacenter non di Microsoft.
Azure Stack è in grado di fornire servizi IaaS e servizi PaaS direttamente presso l'infrastruttura del cliente o del partner e grazie a Azure Resource Manager il cliente ottiene distribuzione e sviluppo consistenti in ogni momento, che sia nel Cloud pubblico Azure o che sia nel proprio ambiente: approccio unico nell'industria di oggi, che permette di sviluppare ovunque si possa o si voglia e decidere quindi dove e come distribuire la soluzione in un secondo momento.
Da pochi giorni sono stati pubblicati i requisiti hardware di Microsoft Azure Stack e che trovate in questa tabella
Non fatevi trovare impreparati all'arrivo della Preview…
Microsoft non va in vacanza!
Anche se si avvicina il mese di Agosto, tipicamente associato al riposo e alle ferie nel nostro Paese, vorrei ricordarvi che il supporto di Microsoft non va in vacanza!
Grazie al Forum di Technet infatti, potete sempre contare sull'aiuto di persone tecnicamente qualificate che vi supportano nelle vostre problematiche. Il Forum è organizzato per categorie: in caso di dubbi su Windows Server per esempio ricorda di formulare la domanda qui.
Buon lavoro.
Microsoft Teams - il nuovo modo di collaborare
Freschissima è la notizia dell'annuncio di Microsoft Team.
Si tratta di un vero e proprio spazio virtuale dove poter creare differenti progetti (Channel) e condividere all'interno di ciascuno di essi documenti, informazioni e aggiornamenti relativi al progetto stesso. Inoltre è possibile impostare delle discussioni tramite delle chat con tutti i membri del tuo team o con uno di essi oppure organizzare delle call online di allineamento sul progetto.
Il modo di comunicare ha subìto una rivoluzione negli ultimi anni: pensiamo alle chat, ai messaggi di testo, ai social network che ci hanno imposto di essere sintetici e a effetto. Tutto questo, calato nel mondo enterprise, si traduce in collaborazione, velocità e agilità di comunicazione. Microsoft Teams permette di ottenere brillanti risultati anche su dispositivi mobili, e la piattaforma che usi non è un limite: l'App infatti è prevista per Windows (32\64 bit), Windows Phone, Mac, iPad\iPhone e Android.
Microsoft Teams si basa sulla piattaforma della collaborazione per definizione, ovvero Office 365: scopri come attivarlo sin da subito nel tuo Portale grazie a questo video. Se non hai ancora Office 365 attiva immediatamente una Trial per scoprirne le mille opportunità.
Moodle on Azure
L'attenzione di Microsoft verso l'Open Source si traduce in una serie di webinar dove verranno illustrate interessanti e utili nozioni per coloro che comprendono le potenzialità di una piattaforma Cloud come Microsoft Azure.
L'appuntamento più vicino è quello dell'8 Settembre dove Ignacio Escudero (Project Manager – OpenSistemas) affronta il tema di Moodle in Microsoft Azure e l'integrazione con Office 365. Una sessione molto pratica e ricca di demo!
Non perdere questa rara occasione di avere un contatto con professionisti esperti ed effettua la tua registrazione a questo link.
Buon lavoro,
Nuovi contenuti disponibili su Channel9 - SID Online
Che tu voglia scoprire le magie di Operations Management Suite, che tu voglia scoprire il perché della Partnership tra Microsoft e Docker o che tu voglia semplicemente rimanere al passo con la tecnologia che avanza, sono state pubblicate le sessioni del SID Online 2015.
A questo link infatti troverai interessanti sessioni che ripropongono in parte un evento online trasmesso in streaming il 18-19 e 20 Novembre, ovvero il SIDOnline 2015. L'evento propone tematiche all'avanguardia in ambito di soluzioni e Datacenter Microsoft e non, ed è completamente gestito dalla Community tecnica WindowServer.it
Speaker di alto livello nonché membri della Community ti guideranno nel tuo viaggio di formazione online.
Buon lavoro!
Office 2016 è arrivato!
Office 2016 è l'ultima aggiunta a Office 365, un servizio in abbonamento che aiuta le persone a dare il meglio insieme.
La nuova versione è pensata per il lavoro di squadra, perfetta per Windows 10 e ricca di nuove funzionalità.
Lavorare in gruppo vuol dire poter modificare contemporaneamente lo stesso documento e magari controllare ciò che gli altri stanno scrivendo per monitorare le modifiche.
Lavorare in gruppo vuol dire poter invitare rapidamente e facilmente altre persone a rivedere o modificare il tuo documento e nel caso in cui qualcosa vada storto nelle diverse modifiche è stata notevolmente migliorata la gestione delle versioni precedenti.
Una nota particolare la voglio fare a OneNote che con i blocchi appunti condivisi offre una posizione centralizzata per condividere tutte le informazioni sui progetti, tra cui foto, video, disegni, note digitate o scritte a mano, ritagli di schermate e pagine Web. Collabora con altre persone allo stesso blocco appunti; si occuperà OneNote di sincronizzare le modifiche. Grazie alla potente ricerca chiunque può trovare solo ciò che sta cercando e in tempi rapidi. E ricorda che i tuoi blocchi appunti li puoi anche sincronizzare con tutti i tuoi dispositivi mobili!
Per non parlare di Skype for Business, che puoi usare per vedere se la persona a cui devi fare una domanda veloce è disponibile e contattarla con un messaggio istantaneo per ottenere una risposta tempestiva. Aggiungi facilmente le funzionalità voce, video e condivisione dello schermo mentre la conversazione si evolve.
Il tutto disponibile su ciascuno dei tuoi dispositivi Windows, Android e Apple.
Qui le informazioni dei piani per le aziende e qui il post di Satya Nadella.
Buon lavoro,
Italia, un blog TechNet
Un blog dedicato a sistemisti e professionisti IT
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Power BI e Facebook–Parte 2/3
Come preannunciato nell'articolo iniziale di questa serie (a questo link) procederemo a creare un grafico attingendo a dei dati che posseggo ma che sono in un formato non adatto allo scopo: voglio conoscere quanti post genero su Facebook suddivisi per anno, ma l'unico campo a disposizione contiene la data e l'ora completa del post.
Anche per questo articolo ringrazio il collega Donato Pasqualicchio:
| Mi sono sempre occupato del mondo Linux, ho scritto patch per il kernel e sono stato mantainer di pacchetti Debian , ma quello che ho sempre preferito fare è stato armonizzare e automatizzare il mio e il lavoro degli altri (ho uno script anche per innaffiare il giardino e non scherzo). In Microsoft mi occupo di Service Management, Automation, Powershell e Machine Learning. |
Per raggiungere il mio scopo dovrò quindi modificare il campo contenente data e ora per estrarre l'anno. Mi sposto nella seconda vista, clicco sulla tabella Feed e scelgo Add Column. Posiziono il cursore sulla barra in alto degli input, cancello la formula di default e ne creo una nuova utilizzando un'espressione DAX (you per maggiori info su DAX, cliccate qui) per creare una nuova colonna contenente solo l'anno preso dalla colonna contentente data e ora di creazione: Year = REPLACE(Feed[created_time];5;20;"")
Ora ritorno nell'area di design, scelgo un grafico a barre e sposto Ids nel campo Value e la nuova colonna appena creata di nome Year su Axis:
Nel prossimo e ultimo post della serie, vi mostrerò come creare un grafico con dei dati che posseggo ma solo come relazione ad altri oggetti.
Se avete domande o consigli, aggiungete un commento.
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